Il bytecode di Java rappresenta quindi una sorta di codice intermedio tra il codice sorgente, che lo sviluppatore realizza utilizzando i costrutti che il linguaggio di programmazione gli mette a disposizione, e il codice macchina, immediatamente interpretabile dalla piattaforma che stiamo utilizzando.
Con il bytecode di Java possiamo realizzare un programma, che piuttosto essere specifico per un sistema, è eseguibile su qualsiasi piattaforma e sistema operativo. La condizione necessaria affinché ciò avvenga è che sia disponibile un interprete opportuno.
La necessità che il bytecode sia eseguibile su piattaforme diverse è fondamentale per il funzionamento delle applet, questo perché i servizi forniti da internet sono indipendenti dalla piattaforma.
Tale tecnologia non è però immune da problemi: il limite maggiore connesso all’utilizzo del bytecode risiede nella sua velocità di esecuzione.
Questo perché mentre un programma specifico per un sistema è eseguito direttamente dall’hardware per il quale è stato compilato, il bytecode Java, deve preventivamente essere elaborato dall’interprete e solo dopo potrà essere eseguito dall’hardware.
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