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Esposizione al rumore degli arbitri non professionisti

arbitriNegli ultimi anni l’attenzione posta dai ricercatori e dagli enti di controllo, nei confronti di attività lavorative di settori non industriali in cui possono sussistere potenziali rischi di esposizione al rumore, come quello scolastico e della musica, ha messo in evidenza come anche nell’ambito di attività di carattere prevalentemente antropico, possano determinarsi condizioni di esposizione al rumore critiche per la salute dei soggetti interessati.

Nell’ambito di queste attività, l’esposizione al rumore degli arbitri di competizioni sportive indoor, con particolare attenzione per la categoria degli arbitri “non professionisti”, merita un particolare interesse. Ciò è dovuto principalmente a due diversi aspetti: uno legato all’entità e tipologia dell’esposizione al rumore; l’altro alla natura extralavorativa e volontaria della prestazione svolta.

Dalle poche ricerche effettuate in questo settore è emerso che, già sugli spalti dei palazzetti, durante lo svolgimento di manifestazioni sportive, i livelli di rumore sono mediamente compresi tra 90 e 100 dB(A) con livelli di picco fino a 138,3 dB(A) [6]. Relativamente all’esposizione degli arbitri Flamme e Williams [7], in uno studio basato sull’autovalutazione dello status del proprio udito e sull’influenza dell’uso dei fischietti, hanno rilevato che, circa il 48% dei giudici di gara appartenenti al MHSA (Michigan High School Athletic Association) dichiaravano di aver avuto un acufene dopo aver arbitrato durante l’ultimo anno, il 13% quasi sempre e l’11% per più di una volta alla settimana o più di una volta al mese.

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Nello stesso studio, gli autori, hanno misurato, per 13 diversi modelli di fischietti, valori del SELA,FF ad 1 metro compresi tra 104 e 116 dB(A), con frequenze di picco tra 3 e 4 kHz. Dal punto di vista degli effetti sugli arbitri, Smith [8] ha misurato l’innalzamento temporaneo della soglia uditiva pre e post gara per alcune competizioni di basket rilevando, alla frequenza di 4kHz, innalzamenti medi tra le due orecchie di circa 22,5 dB.

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Esposizione al rumore degli arbitri non professionisti

Monitoraggio e mappatura acustica delle strade provinciali della Provincia di Napoli

provLa realizzazione di mappature acustiche rappresenta, ad oggi, il principale strumento per la caratterizzazione acustica ambientale e per la gestione dei territori in relazione all’inquinamento acustico. Attraverso l’utilizzo di software commerciali di modellazione acustica per ambienti esterni è possibile stimare i livelli prodotti in specifici punti ricevitore o realizzare mappature, a partire da dati caratterizzanti le sorgenti acustiche (traffico veicolare, ferroviario, aeroportuale o da sorgenti industriali).

Tuttavia, nell’ambito della procedura di redazione delle mappature acustiche per la redazione dei Piani di Contenimento previsti dal D.M.A. 29/11/2000 risulta estremamente delicata la fase di utilizzo dei dati rilevati in situ per la calibrazione del modello acustico implementato nei suddetti software. Allo stesso tempo, la fase di calibrazione risulta di particolare interesse dato che gli standard proposti dalla direttiva 2002/49/CE portano ad un errore generale in particolare riguardo al modello di emissione a causa del fatto che sono riferiti a database delle emissioni particolarmente datati.

Nel seguito viene descritta una procedura di misura e calibrazione/validazione del modello acustico ispirata alla norma UNI 11143, parti 1 e 2 [3, 4]. La procedura ha previsto una prima fase di scelta delle strade oggetto di monitoraggio, tale scelta è stata effettuata in modo da formare un database di tipologie stradali omogenee secondo emissione e propagazione acustica tali da coprire le diverse tipologie presenti sul territorio di studio.

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Per ogni strada è stata scelta una sezione rappresentativa in cui effettuare il monitoraggio fonometrico e dei flussi di traffico. In ogni sezione oggetto di monitoraggio sono stati effettuati rilievi fonometrici di lunga durata in corrispondenza del ricettore abbinati a misure in prossimità della sorgente ed a rilievi spot a distanza crescente dall’infrastruttura. Le rilevazioni fonometriche sono state accompagnate da rilievi dei flussi di traffico per permettere la taratura del modello acustico e la determinazione dei fattori correttivi per i modelli di emissione e propagazione.

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Monitoraggio e mappatura acustica delle strade provinciali della Provincia di Napoli

Realizzazione di un data base per le proprietà acustiche di materiali ecocompatibili

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Ai materiali ecocompatibili appartengono i prodotti di origine naturale (animale, vegetale o minerale) ovvero di non sintesi chimica che derivano da materiali rinnovabili, che non emettono sostanze inquinanti per l’ambiente e dannose per l’uomo, che sono riciclabili o biodegradabili e che richiedono un basso contenuto di energia per l’intero ciclo di vita.

I materiali ecocompatibili si stanno diffondendo nel settore dell’edilizia e sono impiegati anche per la correzione acustica di ambienti. Sul mercato sono disponibili diverse tipologie di materiali (kenaf, canapa, sughero, lana di pecora, ….).  Per ciascuna tipologia è stata dapprima svolta un’attenta analisi della diffusione sul mercato.

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Per ogni materiale individuato, sono state eseguite misure delle proprietà acustiche (coefficiente di assorbimento ad incidenza normale in un tubo ad impedenza e della resistenza al flusso dell’aria) in accordo con le vigenti norme UNI.

I risultati per ciascuna tipologia sono stati inseriti in un “data base” sia per esigenze di sintesi e consultazione, sia per semplificare la scelta da parte degli utenti. Il lavoro riporta le fasi di scelta del materiale, delle misure acustiche, della costruzione del “data base”; dell’inserimento delle informazioni “acustiche” nel “data base” e della relativa consultazione.

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Verifica della rumorosità per il personale addetto ai caselli autostradali

caselliI caselli autostradali registrano ogni anno il transito di milioni di autoveicoli. In questi luoghi il flusso veicolare in arrivo ed in partenza dalle “barriere” costituisce la principale fonte di rumore che espone i lavoratori, che ivi prestano il proprio servizio, ad una rumorosità caratteristica, e determinata prevalentemente dal traffico veicolare, durante l’arco dell’intero turno lavorativo.

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In questo lavoro sono riportati i risultati di una campagna di misure effettuata presso alcuni caselli autostradali di competenza delle Autostrade Meridionali Spa, ubicati nella tratta Napoli-Salerno. La valutazione delle condizioni di esposizione al rumore dei lavoratori addetti a queste aree, già indagata nel 1995 e 2000  da Peretti et al. è stata condotta mediante misure all’interno dei box, nei locali adibiti a ristoro ed all’esterno.

Tali misure hanno permesso di determinare i livelli di esposizione degli addetti all’esazione del pedaggio autostradale in accordo alla UNI 9432:2008 e di confrontarli con i valori indicati nel Dlgs n. 81 del 09/04/2008.

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Verifica della rumorosità per il personale addetto ai caselli autostradali

Valutazione di un progetto pilota per il miglioramento dell’acustica in una scuola elementare

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In questo lavoro sono riportati i risultati di un progetto pilota, realizzato in alcune aule di una scuola primaria, in cui sono stati effettuati interventi di correzione acustica inserendo trattamenti fonoassorbenti con materiali ecocompatibili, scelti coinvolgendo gli stessi operatori della scuola (docenti e allievi).

I vantaggi sono stati valutati sia in termini di riduzione del livello della pressione sonora nel lungo termine, sia nella valutazione degli  errori commessi dagli allievi durante la somministrazione di un dettato con parole “chiave”.

L’edifico scolastico è situato nel centro storico della città di Aversa in provincia di Caserta (figura 1.A); è composto da una sezione della scuola materna e da una sezione della scuola primaria. Sono state effettuate misure fonometriche che hanno interessato tutte le cinque classi della scuola primaria.

Per l’applicazione del progetto pilota è stata invece scelta la classe della IV elementare (età media 8-9 anni) in quanto gli allievi e i docenti hanno manifestato maggiore collaborazione e entusiasmo per l’iniziativa.

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La Tabella 1 riporta in sintesi il numero di alunni per classe della scuola primaria, il volume di ciascuna aula ed il livello equivalente medio misurato in due giorni consecutivi durante le ore di lezione, la mattina dalle 9,00 alle 12,30 e nel pomeriggio, dopo la pausa pranzo, dalle 13,00 alle 16,00.

Valutazione di un progetto pilota per  il miglioramento  dell’acustica in una scuola elementare